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Gli occhi dei più piccoli e la luce

Gaia Caradossi • mar 25, 2018

Perchè è necessario proteggerli

Gli occhi dei bambini sono in formazione fino a circa 8 anni. Tutte le varie strutture oculari quali ad es. Cornea, cristallino, film lacrimale sono in una fase di sviluppo e per questo sono più vulnerabili all’azione dei raggi solari.

Bisogna precisare che quando parliamo di raggi solari, ci riferiamo non solo all’ultravioletto, ma anche ad una frequenza di luce che si chiama luce blu, che è compresa tra l’ultravioletto e il visibile e che può arrecare molto fastidio agli occhi e creare danni a lungo termine a livello di cristallino e retina. La luce blu è presente soprattutto in montagna, ma, sia pure con minore intensità, anche al livello del mare. E se ne parla sempre di più anche in relazione all'uso di dispositivi quali smart phone, tablet, computer, oltre che alle illuminazioni al Led sempre più diffuse.

Come difendere gli occhi del bambino

Per difendere gli occhi del bambino molto piccolo, fino ai 18 mesi circa, è opportuno fargli indossare un cappellino con visiera molto larga; gli occhiali sono sempre auspicabili se il bambino riesce a tenerli ; dai 2 anni in su la protezione migliore è offerta dagli occhiali da sole.

E bisogna sempre pensare che, anche all'ombra, il bambino è esposto all’ultravioletto. Non quello diretto ma quello indiretto, cioè provocato dalla luce riflessa: la sabbia ad esempio riflette almeno il 5% degli UV, mentre la neve più del 30%.

Ricordiamoci che i bambini sono delle spugne e osservano quello che facciamo più che ascoltare quello che gli diciamo. Quindi, se vedono che noi indossiamo gli occhiali anche loro vorranno farlo.

In relazione alla luce Blu, una lente con meccanismo selettivo che protegga dalla luce blu-viola e sia in grado di far passare la luce blu-turchese necessaria per il nostro benessere, è consigliata. Questo tipo di protezione si assicura con una lente non necessariamente colorata.

La scelta dell'occhiale

E’ fondamentale che gli occhiali dei bambini siano di qualità e abbiamo una certificazione CE fatta presso un negozio di ottica, che ne garantisca il livello qualitativo. Sconsiglio vivamente l'acquisto in catene non specializzate; spesso vi si trovano prodotti molto carini e accattivanti esteticamente ma di scarsissima qualità. Lasciateglieli utilizzare al massimo per giocare in casa con gli amichetti e non per proteggersi dalla luce.

La montatura deve essere confortevole e sicura per il bambino per costruzione e materiali, che non procurino allergie da contatto. Le lenti devono assicurare una protezione del 100% contro gli ultravioletti e non devono avere aberrazioni, fenomeno ottico che comporta una deformazione dell’immagine e che denota scarsa qualità della lente.

Per il mare, la montagna, la barca etc la lente più indicata è senz'altro la lente polarizzata che elimina l'abbagliamento dovuto al riflesso dell'acqua/neve e migliora contrasto e visione.

Per quanto riguarda il colore della lente, si può scegliere quella che si preferisce, purché categoria 3. Se il bambino ha un difetto visivo potrebbe preferire, se miope, la frequenza del marrone, se ipermetrope il verde-grigio. In questi casi può essere molto comoda anche una lente Transitions, in modo che il bambino non abbia necessità di cambiare occhiale; saranno le lenti ad adattarsi alle diverse condizioni di luce, offrendo così il livello di protezione adeguato. Ricordiamo che la lente Transitions (=fotocromatica) è altamente selettiva anche nei confronti della luce blu-viola dannosa.

I rischi se non si proteggono gli occhi

Il principale danno acuto se non si proteggono gli occhi dal sole è l’infiammazione della congiuntiva dovuta all’ultravioletto, detta congiuntivite attinica o cheratocongiuntivite. È una forma di congiuntivite completamente diversa dalla congiuntivite classica (che ha origine virale, batterica o allergica), ed è causata dal processo di disidratazione che la cornea può subire al sole.

I sintomi sono dolore improvviso e pungente, bruciore, lacrimazione abbondante, rossore, fotofobia e sentirsi l’occhio secco come se ci fosse corpo estraneo, che fa venir voglia di stropicciarsi gli occhi.

Se si sospetta una congiuntivite attinica, il bambino deve innanzitutto essere visitato dall’oculista, che valuterà una terapia diversa a seconda del grado di intensità della congiuntivite e se per una congiuntivite lieve basterà non esporsi alla luce per un paio di giorni e instillare lacrime artificiali più volte al giorno, per le forme più marcate saranno indicati un collirio antinfiammatorio abbinato eventualmente ad un cortisonico, per circa 4-5 giorni (cit.Francesco Loperfido, responsabile del servizio Oftalmologia Generale dell’Ospedale San Raffaele di Milano e oculista della Commissione difesa Vista).

Gli occhiali da sole sono utili anche in caso di allergia

Gli occhiali da sole offrono una difesa in più anche in caso di forme allergiche, non solo perché un occhio arrossato per l’allergia ha una maggiore sensibilità alla luce, ma anche perché una montatura un po’ più avvolgente protegge dall’impatto diretto del polline o degli allergeni sulla superficie oculare.



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