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Occhi al tempo del Covid-19

Gaia Caradossi • mar 22, 2020

Per trattare un tema tanto delicato, ho ritenuto più corretto riportare pedissequamente l'intervista alla Professoressa Elena Pacella, come pubblicata dal quotidiano "Il Messagero" mercoledì 18 marzo. Per poi riflettere insieme sui comportamenti più adeguati anche per chi è in casa e non esposto al contagio in modo diretto e costante.

A ttenzione agli occhi , bisogna difenderli dal coronavirus . Non basta lavarsi le mani e coprire naso e bocca, tanto da far sparire disinfettanti e mascherine dagli scaffali, bisogna proteggere anche gli occhi: il virus passa anche da lì.

Professoressa Elena Pacella, responsabile del pronto soccorso oftalmico dell'azienda universitaria Policlinico Umberto I, come possiamo difendere gli occhi dal Covid-19?
“Innanzitutto tenendo le mani lontane dal volto e, quindi, dagli occhi. Poi utilizzando gli occhiali ”.

In che modo?
"Gli occhiali coprono fisicamente gli occhi dalle goccioline che arrivano dagli starnuti, anche a distanza di 4 metri, o dai colpi di tosse. È chiaro poi che gli occhiali vanno lavati, con il sapone neutro o il disinfettante proprio come dobbiamo fare con le mani”.

Per i portatori di lenti a contatto?
“Mi rendo conto che per le persone abituate a portare le lenti a contatto è difficile rinunciarvi. Ma in questa fase è meglio portare gli occhiali, proprio perché coprono. Oppure indossare gli occhiali neutri o da sole sopra le lenti a contatto. Anche per le lenti a contatto serve un'igiene molto accurata”.

Perché?
“Consiglio, in questo momento, le lenti monouso. Quelle che una volta tolte vanno gettate via. Si tratta di prevenire eventuali problemi: le lenti a contatto sono fatte di materiale poroso quindi assorbono tutto ciò che può arrivare sulla superficie oculare. Il virus potrebbe restare lì, quindi la custodia potrebbe infettarsi”.

Il liquido per le lenti può essere utile?
“No, non uccide il virus: è solo un antibatterico”

Gli occhi sono a rischio con il Covid-19?
“Difficile che il virus si presenti come una normale congiuntivite, potrebbe avere sintomi meno manifesti anche senza presentare quindi l'occhio rosso

Chi è più a rischio?
“Direi che dobbiamo prestare attenzione soprattutto a chi ha l'occhio secco: si tratta di pazienti più esposti perché hanno patologie immunodepresse”.

In quel caso come ci si difende?
“Possono usare le lacrime artificiali, ci sono anche in spray quindi non devono neanche toccare l'occhio. Ma il problema riguarda anche chi lavora al computer”.

Perché?
“Innanzitutto perché chi lavora con il computer tende a toccare molto la tastiera e deve fare attenzione all'igiene, sotto questo punto di vista. Inoltre, davanti ai terminali, l'occhio ammicca di meno: gli occhi si aprono e si chiudono di meno e quindi potrebbero essere più soggetti a lesioni oculari. Quindi sono più sensibili”.

C'è una soluzione a questo problema?
“Sì, si possono usare i lubrificanti oculari, per allontanare l'eventuale elemento arrivato negli occhi. In questo modo lo espelliamo".


Acquisite queste informazioni provenienti da fonti autorevoli, vediamo di calarle nella quotidianità delle diverse tipologie di situazioni lavorative e di stile di vita che siamo costretti a tenere in questo particolare periodo.

Per chi è in casa, vale la norma di sempre di cercare di stare con gli occhiali, quello che noi ottici optometristi diciamo sempre...quando si è in casa è buona norma evitare le lenti e far "respirare" liberamente l'occhio. Quando si esce per fare la spesa è opportuno coprire il più possibile gli occhi e ovviamente non toccarli mai direttamente con le mani. Se avete occhiali antivento che usate per il motorino ad esempio, occhiali da sole ampi o avvolgenti andranno benissimo, anche per chi non usa occhiali correttivi.

Per chi sta facendo smart working da casa valgono le stesse raccomandazioni, con una nota in più, quella di lubrificare l'occhio con delle lacrime artificiali se stiamo molte ore davanti al computer. Come forse già sapete, quando fissiamo lo schermo, il numero di ammiccamenti si riduce drasticamente e così quindi la normale lubrificazione oculare, che da questo meccanismo naturale dipende. Questa pratica dovrebbe valere anche per i periodi di lavoro ordinario, con o senza lenti a contatto (con le lenti a contatto diventa ancora più necessario). Di lacrime artificiali ne esistono molti tipi, monouso o in confezione dosatrice che può durare fino a tre mesi (questo se il prodotto è naturale - Omisan ad esempio- altrimenti durano 30 gg dall'apertura), arricchite da acido ialuronico, aloe etc.

La gestione più complessa riguarda chi deve uscire per lavoro e ha contatti con persone. Non parlo del personale sanitario che voglio immaginare adeguatamente protetto, ma di tutti gli altri.

Chi alle lenti a contatto non può rinunciare perché l'occhiale non corregge adeguatamente il suo difetto visivo, consiglierei di aggiungere una protezione neutra sopra. Un occhiale protettivo, che funga da schermo tra occhio e ambiente, e che si faccia barriera per il virus. O un banale occhiale da sole (con il quale però possono essere impossibili alcuni lavori).

Ovviamente qualunque occhiale utilizziate per uscire, sia questo un occhiale neutro, un occhiale da sole o il vostro abituale occhiale da vista, deve essere adeguatamente disinfettato dopo ogni uscita o contatto con l'esterno.

Per tutti coloro che per diversi motivi non possono usare lenti giornaliere, la pulizia delle lenti dovrà essere fatta con il liquidi al perossido in questo periodo, anche se ridurrà la durata delle vostre lenti, ma vi assicurerà la disinfezione della lente.

Insomma cari amici, cerchiamo di difenderci come possiamo, perché l'aiuto principale nel combattere questa guerra passa dai nostri comportamenti responsabili.

Un abbraccio virtuale a tutti

...in attesa di poterlo rendere reale di nuovo

Gaia






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